Il critico d’arte Dott.sa Luciana Larcher Crosato, con il saggio del 1972, ha riscoperto e rilanciato all’attenzione generale la valenza pittorica dell’artista veronese. Dopo una visita agli affreschi della sala degli imperatori di Palazzo Ragazzoni, ha negato la presenza della mano del Montemezzano. La Dott.sa Larcher ha ritenuto più opportuno orientarsi, per questi affreschi, verso un pittore minore, non identificato.
Il Forniz, noto anche per gli studi su Palazzo Ragazzoni, a tal proposito osserva: -L’affresco di Dresda non subì i danni della prima guerra mondiale, come invece accadde a quelli di Sacile. I restauri di Dresda furono molto diversi da quelli realizzati a Sacile; anche per le tecniche di restauro non omogenee si possono giustificare le grosse differenze tra gli affreschi in oggetto.-
Per il Forniz , i maestri che hanno lavorato a Sacile, potrebbero essere il Fasolo o lo Zanetti.
Nel 1969, nelle pertinenze del palazzo, l’Architetto N. Borsetti ha portato alla luce reperti di età neolitica; soprattutto vennero ritrovati interessanti busti di statua ed altro.
Testi a cura di Anna Maria Coan e Liviana Covre, Foto di Silvio Vicenzi