Associazione Circolo della Cultura del Bello - Sacile - (Pordenone)
Associazione Circolo della Cultura del Bello - Sacile - (Pordenone)
Testo ra delle prof.sse Anna Maria Coan e Liviana Covre, foto di Silvio Vicenz
prosegui la visita
Premesse
Il potere economico e politico dei Ragazzoni fu suggellato in forma ufficiale nel 1577 dall’investitura nobiliare con il titolo di Conti di San Odorico di Sacile.
La solenne investitura ebbe luogo il 23 febbraio del 1577 per mano del Doge Mocenigo, il quale conferì a Iacomo, Placido e Girolamo Ragazzoni il titolo feudale con il conseguente diritto di sedere nel Parlamento del Friuli.
La Repubblica Veneta, con il riconoscimento ai Ragazzoni delle prerogative connesse al feudo, concesse l’esercizio giurisdizionale di mero e misto impero, che li rendeva idonei a fare giustizia sia nel civile che nel penale.
EPISODIO 4: Iacomo e Placido Ragazzoni ricevono dal Doge Alvise I Mocenigo l’anello e l’investitura a Conte di San Odorico.
L’evento è datato 27 Febbraio 1577, avvenuto a Venezia a palazzo Ducale. In primo piano una fuga di quadrati che giungono alla scalinata e si fermano ai piedi del trono. Dietro il trono la parete di fondo, riccamente adornata, chiude la scena. In primo piano i due figli di Iacomo, Benedetto e Vettor, futuri eredi del titolo nobiliare, poi Iacomo e Placido. Di fronte a loro il Doge Alvise I Mocenigo e altri personaggi del Senato e della Zonta. Il Doge, maestoso ed imponente, è rappresentato, oltre che con i ricchi paramenti dei ruoli ufficiali, attento e paterno nei confronti di Iacomo mentre dona allo stesso l’anello che comporta l’acquisizione del titolo nobiliare. Questo gesto conferisce una dimensione intima ad una cerimonia altrimenti solamente solenne.
Tutta la rappresentazione è nel suo complesso coerente: questo è uno degli affreschi meno rimaneggiati e quindi meglio conservati dove non emergono contraddizioni stilistiche di sorta, anche se la parete di fondo può dare l’impressione di chiudere in modo esagerato la scena.
Gli attributi regali dei personaggi sono ben evidenti: i due adulti della famiglia Ragazzoni sono totalmente compresi e partecipi, i due ragazzi, con la loro freschezza, danno una nota di verità all’evento. Anche il parlottare dei personaggi che affiancano l’imponente Doge sdrammatizza e rende più umano l’importante avvenimento. Anche se tutta la composizione è coerente, questa tipologia appartiene ad un’iconografia diffusa nel vicino veneto; quindi conforme a una visione conservatrice.
Testi a cura di Anna Maria Coan e Liviana Covre, Foto di Silvio Vicenzi
SALA
degli IMPERATORI
SALA
degli IMPERATORI
PALAZZO RAGAZZONI: SALA DEGLI IMPERATORI - DAGLI AFFRESCHI ALLA STORIA