Iacomo riceve il titolo onorifico di Conte di San Odorico


Continuando la narrazione, il Gallucci riprende a parlare di Iacomo Ragazzoni e della sua casata che nel corso della guerra contro i Turchi aveva acquistato tanta fama e benemerenza per l’impegno economico profuso che, la Serenissima, mai ingrata con quanti l’avessero fedelmente seguita, concesse in perpetuo, con solenne investitura, a Iacomo e ai suoi discendenti, il titolo di Conte e la proprietà del feudo di San Odorico.

San Odorico, antica istituzione feudale posta nelle vicinanze di Sacile, in un bellissimo sito vicino al palazzo dei Ragazzoni. Il palazzo venne definito dai contemporanei:

“ Ricco e di marmi e d’oro

Glorioso ricetto,
Degno d’Augusti e Regi, albergo e
nido”


La cerimonia per l’investitura viene celebrata il 27 febbraio 1573 a Venezia, nel palazzo Ducale.

Il Doge Mocenigo consegna a Iacomo l’anello e il titolo di Conte e il possesso del feudo. Sono presenti personaggi importanti che appartengono rispettivamente  al Consilio dei Dieci e alla Zonta.
In primo piano sono rappresentati i due figli di Iacomo: Benedetto e Vettor, futuri eredi del titolo.


 

Associazione Circolo della Cultura del Bello - Sacile - (Pordenone)

Placido riceve da Enrico III  le insegne cavalleresche

Nel 1583 Monsignor Gerolamo fu dichiarato nunzio apostolico presso il Re di Francia da sua Santità di N. Signore Gregorio XIII. Per il piacere di vedere riconfermati i legami con quella corte, Iacomo lo avrebbe volentieri accompagnato se non fosse stato trattenuto da impegni familiari (stava per sposarsi la figlia Claudia con il Chiarissimo signor Marc’Antonio Foscarini).

Si concordò che lo accompagnasse l’altro fratello, il sig. Placido. Mentre il prelato a Roma metteva a punto il viaggio, Iacomo a Venezia preparava tutto ciò che riteneva necessario perché casa Ragazzoni si dimostrasse all’altezza dell’incarico ricevuto. Arrivato a Venezia, Gerolamo fu soddisfattissimo della generosità d’animo di suo fratello e, senza troppi indugi, con Placido riprese il cammino verso la Francia.


Era l’anno 1583.


I due veneziani furono ricevuti dal sovrano con molto affetto e furono molto apprezzati, questo ebbe ripercussioni positive per la fede cattolica e anche per il buon nome della famiglia.

In conseguenza di ciò, sua maestà Enrico III, Re di Francia, ormai perfettamente consapevole del valore del sig. Placido e delle sue imprese cavalleresche lo nominò “cavaliere” e lo tenne in gran considerazione per tutto il tempo che rimase nel suo regno.



 

Particolare dell’affresco situato nella Sala degli Imperatori, Palazzo Ragazzoni, Sacile

Enrico III, Re di Francia, consegna le insegne cavalleresche a Placido Ragazzoni.

Particolare dell’affresco situato nella Sala degli Imperatori, Palazzo Ragazzoni, Sacile

L’investitura di Iacomo a Conte di San Odorico, particolare dell’affresco situato nella Sala degli Imperatori, Palazzo Ragazzoni, Sacile

Particolare dell’anello